Shopping compulsivo
Per shopping compulsivo si intende quel bisogno irrefrenabile di acquistare oggetti in misura molto eccedente a quello che realmente necessitiamo o usiamo. In questo senso va distinto dal normale desiderio che tutti abbiamo di volere le cose che ci piacciono. Al momento dell’acquisto la tendenza si manifesta in modo del tutto incontrollabile e irrazionale, mentre dopo è possibile che insorgano i sensi di colpa che tuttavia saranno del tutto inefficaci a prevenire “l’attacco” successivo.
La persona se ne rende conto, ma non può farne a meno. Questo perché il comportamento non è regolato da criteri logici di buon senso e non risponde ai tentativi interni di dominarlo. Anzi, più la persona sente che non potrebbe o non dovrebbe farlo, più il desiderio aumenta e diventa difficile da gestire. Stesso discorso per le persone intorno che inutilmente si affannano e si prodigano di buoni consigli che sembrano tuttavia rimbalzare indietro senza alcun effetto. O meglio,con l’unico effetto di spingere la persona a mantenere il comportamento attraverso espedienti sempre più rocamboleschi per cercare di nasconderlo e quindi di rendere ancora più “peccaminoso” e trasgressivo l’atto con il risultato di rafforzarlo (il piacere del proibito). Da questo punto di vista quindi ci troviamo di fronte a qualcosa di molto simile al gioco d’azzardo o ad altri fenomeni di dipendenza basati sul piacere.
Come sapere allora quando intervenire ?
Ci sono alcuni parametri utili :
- Sono in grado di rimandare anche di poco il mio acquisto per vedere se ce ne sono altri migliori e più convenienti, o devo per forza avere quella cosa e sopratutto adesso ?
- Ho programmato una parte del mio stipendio per degli extra e sono in grado di mantenerla, o sforo continuamente e mi ritrovo a comprare anche se il mio conto è in rosso e il direttore della banca mi guarda male ?
- Riesco ad utilizzare le cose che compro oppure le tengo lì perché l’importante è comunque averle ?
- Ottenere ciò che volevo mi dà un senso di appagamento e di soddisfazione o mi ritrovo poco dopo a smaniare per l’ultima cosa che vedo ?
Molte sono le ipotesi su quali bisogni si celerebbero dietro questo comportamento, ma abbiamo visto che la loro conoscenza non è determinante ai fini del trattamento e inoltre lo allunga in modo considerevole. Il problema è del tutto risolvibile, ma non può essere affrontato con tecniche razionali in quanto si basa sul piacere.
E’ a questo livello che attraverso la psicoterapia breve strategica diventa possibile e vantaggioso intervenire anche in tempi brevi spezzando il circolo vizioso che alimenta la catena in modo da restituire alla persona la libertà dalla tirannia dei propri desideri.